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E' ufficiale : Rob Reiner è
alla frutta, e probabilmente è irrecuperabile.
E' tristissimo constatare che il regista di film quali "Stand by
me", il mitico "Harry, ti presento Sally", "Misery non
deve morire" e perfino il futile ma godibile "Il Presidente -
Una storia d'amore", si ritrovi a dirigere senza idee, un film noioso
come questo, addirittura pare liberamente basato su "Il
giocatore" di Dostoevskij.
Uno scrittore con il blocco omonimo (Luke Wilson, inespressivo), strozzato
da un debito, deve consegnare un romanzo in 30 giorni.
Ci riesce soprattutto per merito di una graziosa stenografa (Kate Hudson,
troppe smorfie) che lo ispira; ne nasce un amore (già in crisi dopo
alcune ore), con lieto fine obbligatorio.
Nell'elettrocardiogramma piallato del film, tra melensaggini abnormi, si
salva solo una bellissima e, lasciatemelo dire, fichissima Sophie Marceau,
sempre più come il vino.
Da evitare.
di: Ale |