Arezzo
Wave 03 :: Love Festival
Stadio
Comunale - Arezzo
02 luglio 2003
Arrivo
allo stadio di Arezzo in tempo per sentire appena un paio di pezzi degli
Africa Unite,
ed è un peccato, perché come sempre riescono a trasmettere allegria e
messaggi politici con sobrietà.
Detto
questo, due parole su ArezzoWave : che bella atmosfera che si respira
qui!
È rigenerante...provateci, se
non l'avete mai fatto!!
Viene
il turno della Bandabardò,
che malgrado le durate ridotte dei set, riescono a coinvolgere il
pubblico con la loro patchanka-militante-italianizzata.
Pubblico che, va detto, alla fine della serata si rivelerà essere stato
lì in gran parte per loro.
Dopo
di loro tocca a Frankie HI NRG.
Il tempo passa, era un po' che non si faceva sentire, ma la sua lingua
taglia ancora, anche se il set si basa quasi esclusivamente su pezzi
relativamente datati. Il tiro hip-hop c'è sempre, alla grande.
A
ruota arriva Max Gazzé,
che risulta un po' un pesce fuor d'acqua in una serata come questa.
Diligente e raffinato come suo solito, non è che alla fine incanti però.
Il
finalone ci riserva gli Afterhours,
in una serata dove Manuel Agnelli si sobbarca anche un doppio lavoro,
mancando il "nuovo" chitarrista per la recente nascita di un
bambino. Non vorrei usare toni trionfalistici, ma come si fa?
Un
brivido iniziale : Manuel alle tastiere ci canta "la canzone di
Marinella".
Ragazzi, e come non dire che quell'uomo è un monumento vivente? So che
se lo sapesse sarebbe scocciato da una cosa del genere...ma pensate un
attimo a questo:
ha fatto più lui per la musica italiana di Pippo Baudo.
Diavolo d'un Manuel. Ma quanti lo sanno? Vabbeh.....
Una
sola ora di concerto, quindi una scaletta che lascia l'amaro in bocca;
ma bisogna sapersi accontentare.
Del resto, era come un compleanno. Afterhours gente, Afterhours.
Voglio
finire con una cattiveria :
ma Mixo
quanto lo dobbiamo sopportare ancora?
ale