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Caterina va in Città
di Paolo Virzì - 03 USA

cine

Ma l'Italia (e gli italiani) è davvero così? 
Mi devo preoccupare ancora di più di quanto già sto facendo?
O è tutto amplificato ai fini della storia? Sono perplesso. 
Caterina è la persona più equilibrata del film, il padre professore frustrato e leccaculo, la madre serva e svampita, i parenti chiaccheroni, le nuove amiche snob ed egoiste sia che siano grunge-no global, sia che siano destrorse-parioline. Il primo tempo è nevrotico e ricorda l'ultimo Muccino meno patinato (poco meno). Il secondo tempo chiude i perimetri aperti con l'amore e la normalità (la mediocrità?!?) che trionfa, ma non sa rinunciare ad una fuga. E' innegabile che il film dia spunti di riflessione a piene mani, ma rimane l'impressione che la stragrande maggioranza dei personaggi sia veramente troppo schematica. 
Forse ho trovato il senso. Caterina è l'unica che si mette in discussione seriamente. 
La verità è qui. Forse.

di: Ale

 

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