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Ma l'Italia (e gli italiani)
è davvero così?
Mi devo preoccupare ancora di più di quanto già sto facendo?
O è tutto amplificato ai fini della storia? Sono perplesso.
Caterina è la persona più equilibrata del film, il padre professore
frustrato e leccaculo, la madre serva e svampita, i parenti chiaccheroni,
le nuove amiche snob ed egoiste sia che siano grunge-no global, sia che
siano destrorse-parioline. Il primo tempo è nevrotico e ricorda l'ultimo
Muccino meno patinato (poco meno). Il secondo tempo chiude i perimetri
aperti con l'amore e la normalità (la mediocrità?!?) che trionfa, ma non
sa rinunciare ad una fuga. E' innegabile che il film dia spunti di
riflessione a piene mani, ma rimane l'impressione che la stragrande
maggioranza dei personaggi sia veramente troppo schematica.
Forse ho trovato il senso. Caterina è l'unica che si mette in discussione
seriamente.
La verità è qui. Forse.
di: Ale |