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-La Foresta dei Pugnali Volanti – di Zhang Yimou  2005-

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Anno 859, Cina; l’imperatore e’ in crisi e i ribelli, i Pugnali Volanti, stanno pian piano prendendo il sopravvento. Una ballerina cieca e’ sospettata dai capitani dell’esercito regolare Leo e Jin, di far parte dei ribelli, e addirittura di essere la figlia del misterioso leader. Jin, d’accordo col collega, inscena un piano per farla uscire allo scoperto; seguendola, cerca di farsi condurre al loro quartier generale.
Nessuno pero’ e’ quel che sembra, la donna e’ molto bella e l’amore ci si mettera’ di mezzo.
Chiariamoci, non e’ assolutamente un brutto film, anzi; e’ bene pero’ chiarire a chi non e’ informato, che e’ l’ennesima incursione di Zhang Yimou nel genere Wuxia, letteralmente ‘’cappa e spada’’ all’orientale; lo ritrovate sugli schermi solo dopo pochi mesi da ‘’Hero’’ causa ritardatissima distribuzione, appunto, di ‘’Hero’’, uscito invece due anni or sono. E’ scontato il raffronto quindi; e, dal punto di vista ‘’visivo’’, ‘’Hero’’ e’ migliore, secondo il mio punto di vista.
Infatti, dopo la fantastica scena di danza posta poco dopo l’inizio del film, il film si perde un po’ troppo negli esterni ucraini, seppur molto belli anch’essi.
La storia, ovviamente, ha il respiro di un grande classico sentimentale, con piacevoli colpi di scena e un finalone forse un po’ troppo pomposo, che pero’, sotto la tempesta di neve (pare abbia davvero sopreso la troupe) acquista un valore ‘’pittorico’’ non indifferente, per non parlare del simbolismo (il membro dei Pugnali Volanti in divisa dell’esercito che combatte contro quello fedele all’imperatore in abiti civili, che a sua volta tenta di salvare la bella cospiratrice).
Interpreti principali bravi; Jin (Takeshi Kaneshiro) e’ una sorta di Andrea Pezzi orientale, Leo (Andy Lau) ricorda un Ken Watanabe piu’ giovane. Discorso a parte per Zhang Ziyi. E’ davvero una perfetta diva dell’era moderna, esotica, androgina, bellezza di porcellana, classica nei ruoli classici ma atletica quando serve, nessuna oggi sa piangere come lei sullo schermo; difficile non innamorarsene perdutamente. Di una bravura sopraffina.

Bel film; adesso pero’, basta coi Wuxia : rivoglio lo Zhang Yimou di ‘’Sorgo Rosso’’, de ‘’La Strada Verso Casa’’, anche quello de ‘’La Locanda Della Felicita’’’.

di: Ale