Autostrada ore 16.00.
Squilla il cellulare: Laura la nostra assistente personale (!!??) ci chiama
per sapere a che punto siamo. Scopriamo così che l'organizzazione
del Festival ci ha messo a disposizione un'assistente per guidarci tra
gli appuntamenti della giornata e per ogni nostra occorrenza.
Arezzo ore 16.30.
Siamo arrivati ad Arezzo e ci siamo già persi. Vorremmo raggiungere
l'ingresso dello stadio dove abbiamo il soundcheck alle 17.30 ma arriviamo
invece all'ingresso del parcheggio a pagamento: sulla strada una Woodstock
toscana tra torsi nudi, sonni improvvisi, cani baldanzosi e fumi prevedibili.
Accorre in nostro aiuto Laura, disponibile e gentile, che ci riporta sulla
retta via, non molto distante a dir la verità. Ci consegna i permessi
per poter entrare con le macchine nello stadio.
Arezzo - Stadio comunale ore 17.00.
Portiamo le auto dietro il palco e scarichiamo gli strumenti e gli zaini
contenenti i nostri bei vestitini di scena. Il palco è imponente,
intimidisce un po'. Laura ci consegna dei braccialetti verdi che servono
ad entrare nell'area adiacente il palco e degli adesivi arancioni che
servono invece per accedere ai camerini, al ristorante riservato agli
artisti e al palco.
Arezzo - Stadio comunale ore 17.30.
Siamo nel nostro camerino (gli spogliatoi dello stadio), proprio accanto
a quello dei Faithless e poi i Boo! Sudafricani, i Rinocerose Francesi,
i Konsheen Inglesi. Un attimo primo di entrare in camerino vedo i Faithless
sugli spalti che rilasciano un'intervista. Intravedo anche Mauro Valenti
l'organizzatore del Festival.
Laura ci chiede se vogliamo qualcosa da bere e da mangiare. Ci portano
così gran quantità di bevande e stuzzichini vari. Cominciamo
a sentire l'avvicinarsi del concerto, tra tensione e eccitazione.
Arezzo - Stadio comunale ore 17.50.
Siamo sul palco. Dobbiamo fare il soundcheck. Ammiriamo il paesaggio che
si gode da lassù, cielo quasi limpido e colline. L'erba del prato
calcistico non si vede perché ricoperta da teloni protettivi. Sul
palco una quindicina di persone tra tecnici e coordinatori. Ci viene dato
tutto quello che vogliamo con la massima velocità e disponibilità.
Proviamo alcune canzoni: "Stuntman" che poi in concerto decidiamo
di sostituire con "Baker", e "Tangomarziano". Durante
l'esecuzione di quest'ultima vedo far capolino Maxi Jazz dei Faithless
forse incuriosito dal ritmo tango-dance del pezzo. Ascolta fino alla fine.
Arezzo - Stadio comunale ore 18.30.
Abbiamo finito il soundceck, e ora?
Torniamo in camerino, chiacchieriamo con Laura che si preoccupa per la
nostra e in particolare mia cena (sono vegetariano), diciamo un po' di
scemenze tra noi, ci cambiamo, io e Valerlo giriamo tra le bancarelle
che stanno allestendo all'interno dello stadio e chiacchieriamo amabilmente
con Tirza di Vinile.com.
Ricordo che se siamo qui è solo grazie al fatto di avere vinto
le selezioni organizzate dal famoso portale musicale italiano.
Arezzo - Stadio comunale ore 19.40.
Scopro che le persone che hanno a che fare in qualche modo con Arezzo
wave sono tutte molto gentili, disponibili e
volontari! Con, come
unico compenso, la soddisfazione di far sì che tutto funzioni a
meraviglia. Incredibile per un festival di queste proporzioni, oltretutto
senza biglietto di ingresso. Conosciamo Valerio Corzani del Manifesto
con cui avevo già avuto uno scambio di e-mail e andiamo a farci
una foto ufficiale per il sito di Arezzo wave (fotografo Pasquale). Torniamo
in camerino. Tutti quanti scherziamo, Franco si esibisce nelle sue citazioni
da Ecce Bombo di Nanni Moretti, Giulio riposa su un lettino da psicanalista,
Giancarlo e Valerlo gigioneggiano.
Ansia.
Arezzo - Stadio comunale ore 20.00.
Laura viene a chiamarci. Dobbiamo andare sul palco. Usciamo dal camerino,
saliamo alla luce del sole e montiamo. Aprono i cancelli. Il pubblico
comicia ad affluire. So che in quel momento comincia anche la trasmissione
in diretta su Controradio. Mixo è con noi sul palco, presenta la
serata: ecco a voi i Tangomarziano!
Arezzo - Stadio comunale ore 20.10.
Prima canzone: Superjet. Mi pare scorra bene. Un po' più veloce
del solito
ma è l'adrenalina
Applausi.
Seconda canzone: "buonasera noi siamo i Tangomarziano e il prossimo
e un ballo molto popolare dalle nostre parti". Tangomarziano appunto.
Velocissima. La chitarra di Franco per un po' scompare. Qualche contatto
può capitare.
Applausi.
Terza canzone: "dedicata ad un grande jazzista". Baker.
Applausi
Quarta canzone: Sigma. (Sigma come Sigma sound, studio di registrazione
di Philadelphia in cui David Bowie ha registrato nel suo periodo plastic
soul, ma anche come Sigma six uno dei primi nomi dei Pink Floyd. La nostra
canzone parla un po' di Syd Barrett. Syd Barrett era per Bowie un idolo
tanto che quest'ultimo registrò una propria versione di "See
emily play" dei Pink Floyd. Barrett e Bowie sono i miei idoli)
Quinta canzone: Superme. Non superman ma proprio super-ego. Anche questa
velocissima, e arrabbiata. Una presa in giro dell'egocentrismo.
Applausi, fine.
Non dico le luci si spengono perché sono le 20.30 e sarebbe ben
difficile spegnere la luce di questo sole estivo.
Arezzo - Stadio comunale ore 20.40.
Cominciano le interviste.
Intervista video con Tirza di Vinile.com.
A breve, credo, una pagina dedicata alla nostra esibizione all'interno
del Festival.
Intervista con una giornalista della Stampa di Torino.
Intervista con la Radio ufficiale del Festival: Radio wave. Silvia ci
intervista molto carinamente.
Non riusciamo a sentire molto dei Boo! Solo quello che filtra tra una
domanda e l'altra.
Arezzo - Stadio comunale ore 22.00.
Andiamo a mangiare nell'area riservata a chi si esibisce sul main stage.
Siamo noi cinque e Laura, incrociamo Piero Pelù. Intanto sul palco
i Konseen e poi i Rinocerose.
Confesso che non mi piacciono, soprattutto questi ultimi. Poco fantasiosi
musicalmente, bello spettacolo grazie ai video che trasmettono sul palco.
Arezzo - Stadio comunale mezzanotte circa.
Giulio decide di tornare a casa e parte con la propria auto.
Vado verso i camerini e incrocio i Faithless, sorrisi.
Maxi Jazz magro nel suo completo scuro. Magrissimo. Troppo.
Un po' di telefonate e torno di sopra. Ho perso di vista tutti gli altri.
Mi guardo il concerto dei Faithless. Coinvolgente e a tratti musicalmente
violento. Non è il mio genere ma loro sono bravi e il concerto
bello.
Lo stadio è pieno.
Arezzo - dopo concerto dei Faithless.
Laura ci fa strada fino all'ostello che il Festival ci ha messo a disposizione.
Ci congediamo da lei e andiamo nella nostra camera. Facciamo fatica ad
addormentarci.
SABATO 6 LUGLIO 2002
Alle 7 di mattina Franco se ne va per adempiere ai suoi doveri di professore.
Noi lasciamo Arezzo alle 11 dopo la colazione e dopo aver chiaccherato
con un gruppo del wake up stage, Deasonora.
Autostrada - il rientro
Valerio inventa una canzone irlandese che ci sorbiremo con variazioni
per tutto il viaggio.
Più o meno così: hotoday hotoday, an naffothei ta on pei
barbapapei. Più o meno
Raggiungiamo Franco a scuola, a Empoli. Eccolo nel suo "serio"
ruolo di professore! E gli scattiamo pure delle foto nell'esercizio delle
sue funzioni. All'esaminato fa in un primo momento credere che siamo degli
ispettori del ministero (!!!)
Livorno ore 14.00
Siamo tutti a casa, distrutti e contenti.
Pare ieri che siamo partiti.
Appunto.
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