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Un film a mio parere
caricato di troppe aspettative, che si rivela essere lontano dai picchi di
una regista più che interessante, accostabile senz'altro a
"visionari" del genere.
Franny (Meg Ryan giusta per la parte, meno smorfie del solito, impaurita,
scavata) è un'insegnante newyorkese single, che rimane invischiata in una
torbida relazione con un ispettore di polizia che sta indagando su un
serial killer che ha colpito vicino a casa sua.
La trama è scarsamente interessante, ed è uno dei lati più deboli del
film; il finale sembra provenire da un altro film.
La Campion però lavora bene sui simbolismi, di camera a mano, la
fotografia è "sgranata" e le riprese negli interni danno allo
spettatore un senso di claustrofobia disturbante.
Le psicologie dei personaggi sono accennate, ma rendono il senso di
precarietà che vogliono trasmettere.
Nonostante tutto, non è un capolavoro, Jane Campion ha già dimostrato di
saper fare di meglio.
E ne vogliamo ancora.
di: Ale |