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E' ufficiale : l'uomo che
voleva essere Neil Young ha perso un po' di
smalto. Al Tago Mago, locale relativamente nuovo, posto vintage simpatico,
ma sinceramente, dislocato non in maniera appropriata per far pagare 10
euro e non vedere una mazza anche se gli spettatori saranno stati al
massimo 60, è andata in onda una specie di riunione di nostalgici dei
primi anni '90 (sono un esponente di spicco, lo ammetto).
Prima
dell'esibizione di Mascis suona un gruppo italiano, gli Sprinzi, che
profumano di tante cose già sentite, ma lo fanno abbastanza bene e non ci
dispiacciono. Ma, è brutto dirlo, sono qui per J.
Quest'uomo che (non)
vediamo stasera a 3,4 metri da noi darsi da fare con la sua chitarra
(Sarà stata Martin? Sarà ancora viva? Così chiamava la sua
chitarra..ricordate il live acustico "Martin & Me"?), ha
fatto sognare diversi di noi circa 10 anni fa. Adesso mi sa proprio che
sbarca il lunario come può, facendo serate da solo lui e la sua chitarra
acustico-elettrificata con un'apparecchiatura che gli permette di mandare
in loop l'accordo che sostiene la canzone, attaccare il distorsore, e
sputarci addosso assoli da quasi 5 minuti sui vecchi classici dei Dinosaur
Jr.
Nella scaletta (un'ora abbondante) c'è posto anche per pezzi
sconosciuti (pochi, forse nuovi). L'ex ragazzo è invecchiato (come me), ha
i capelli sempre lunghi ma grigi e radi, e ha messo su qualche chilo
(nemmeno troppi); è calmo, quasi pachidermico, quando lo vediamo alzarsi
alla fine.
Come di consueto, non lo disturbo, gli lascio la sua privacy. Quel paio di momenti nei quali ho chiuso gli occhi ed ho
ondeggiato con la testa seguendo i suoi assoli (in uno dei quali, oltre a
Neil Young, mi è venuto a mente Santana) me li tengo per me, in un
cassetto che spolvero di rado, ma so che c'è.
di: Ale |