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Tratto da un romanzo di
Philip Roth, il film da l'impressione di essere "irrisolto" o
comunque mancante di un qualcosa di impalpabile, indefinibile, che fa solo
venire una gran voglia di leggersi il libro.
Il preside Coleman Silk (Hopkins, a livelli standard) è costretto a
dimettersi a pochi anni dalla pensione per una questione "politically
correct"; sua moglie muore, e lui dopo un po' si innamora di una
donna, Faunia (Kidman, brava, ma abbiamo visto di meglio), 30 anni meno di
lui, bellissima, ma lontanissima da lui come persona.
L'intreccio è interessante, al punto che i primi flashback, fino a che la
storia non si definisce bene, sembrano inutili e poi si rivelano
fondamentali; i temi affrontati sono tantissimi, interessanti, e forse per
questo il film, alla fine, non convince appieno.
Solitudine, razzismo, violenza domestica, instabilità psicologica,
convenzioni sociali, viagra, amore tra due persone di età profondamente
diversa.
Oltre ai due protagonisti, due caratteristi (in questo caso è riduttivo)
di altissimo livello, Sinise e Harris, anche loro sfruttati non al
meglio.
Come già detto, nonostante questo, non convince.
Forse per questo.
Magari per Natale però può andare.
di: Ale |