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       A dire la verità, il primo
      tempo mi sono anche divertito. 
      Qualche battuta godibile, film leggero leggero, belle facce.  
      Ma nel secondo tempo, anche se le storie sono ruffiane al punto giusto per
      il facile struggimento, e le situazioni portano sempre al sorriso (il
      politico con impegni istituzionali con love story tormentata - ovviamente
      -, vedi ad esempio "Il Presidente; una storia d'amore", con
      Michael Douglas su tutti; lo scrittore tradito, l'amico perdutamente
      innamorato della moglie del miglior amico, la coppia di mezz'età in crisi
      causa segretaria giovane del marito, addirittura la single 40enne con
      fratello psico-disturbato che non riesce ad avere un rapporto come si
      deve, ecc.ecc.), ci si annoia terribilmente e la melassa del finalone
      tutto-tutto bene-bene ci impasta la bocca come una parrucca con i
      riccioli.  
      Certo, riflettendo su due particolari precisi (il fattorino che non trova
      l'anima gemella e parte per gli USA perchè lì ci sono le ragazze
      "facili", e l'episodio della visita del Presidente USA nel Regno
      Unito con annesse molestie alla segretaria del Primo Ministro inglese e lo
      "scazzo" nella conferenza stampa), possiamo dedurre che lo
      sceneggiatore sia un Laburista decisamente a sinistra, ma certo non basta
      a salvare il film, e noi dalla noia. 
      di: Ale  |