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L'uomo dalla cravatta di
cuoio lascia sempre il suo marchio di fabbrica sui suoi lavori, sempre
impregnati di una certa epicità "western" pur se ambientati nel
mondo (leggi USA) contemporaneo.
Il film ha un incedere lento, se lo vogliamo considerare un difetto, però
ci fa entrare appieno dentro la psicologia dei tre protagonisti.
Proprio per questo il finale, dove improvvisamente il palesarsi del
carattere del personaggio di Annabeth (una Laura Linney quasi
mefistofelica), la seconda moglie di Jimmy (Sean Penn) che
"risolve" la storia, pare l'unica incongruenza nella
sceneggiatura. Coerente al "credo" repubblicano di Eastwood
(fiducia nella giustizia, che alla fine trionfa di fronte a quella
sommaria e fallace dell'uomo della strada), non troppo forte
nell'intreccio, Mystic River è comunque un film godibile e con personalità,
che ci consegna, tra le superbe prestazioni recitative dell'intero cast,
uno Sean Penn definitivamente consacrato unico erede di De Niro.
di: Ale |