Live |
Fa freddo a Roma, ma un
sacco di giovani imperterriti sono vestiti come loro, giacca stretta,
cravatta di pelle, capelli finto-spettinati, e le ragazzine in sola
maglietta a righe orizzontali con scollo a barca (e nemmeno un giubbottino!!!)
si sprecano.
L'emulazione è un segno importante del seguito che ha una
band, e anche se al Palacisalfa saremo massimo 2mila (mentre al
Palalottomatica, in contemporanea, ce n'erano 11mila per Elton John), gli
Strokes sono una realtà importante del rock odierno.
Per questo sono
curioso di vederli all'opera.
Dopo un'esibizione più cabarettistica che
musicale di un emerito sconosciuto, amico di Julian (Casablancas, il
cantante. Ce lo dirà dopo, durante il concerto), alle 21.57 arrivano loro,
forse la band più osannata e strombazzata degli ultimi anni.
E, con mia
grandissima soddisfazione dopo un paio di grosse delusioni (Kings of Leon,
B.R.M.C.), questi ci danno dentro e suonano bene, nonostante su cd
risultino "minimali".
Il pubblico è in delirio, il concerto è
intenso, senza pause, a tutto volume.
Moretti (Fabrizio, il batterista,
chiare origini italiane, acclamato ad un certo punto del concerto con un
coro da stadio) picchia in maniera essenziale ma convincente, Nikolai (Fraiture,
il bassista) fa il suo lavoro diligentemente, Nick e Albert (Valensi e
Hammond Jr., i chitarristi) si scambiano le parti ritmiche e armoniche
alla grande, ma la grande sorpresa, almeno per me, è Julian, il cantante.
Seppur in evidentissimo stato di ubriachezza, canta bene,
grintoso, con una voce caldissima, a tratti quasi da crooner.
Gli Strokes
dimostrano di essere a loro agio anche con le atmosfere rilassate ("between
love and hate"), suonano quasi tutto il repertorio, compresa "when
it started" dalla colonna sonora di Spiderman; momento topico
l'accoppiata "12:51" seguita da "New York City cops"
(censurata nell'edizione USA del primo "is this it").
Salutano
prima dell'ultima canzone, "take it or leave it", significativa
proprio in chiusura, nessun bis, e alle 22.55 staccano.
58 minuti di rock'n'roll.
E
così sia.
PS il concerto era dato per sold out da alcuni giorni sul sito
ticketone.
Quando sono arrivato al botteghino i biglietti c'erano.
All'uscita,
sul vetro del botteghino c'era il cartello sold out.
Il Palacisalfa non era
assolutamente esaurito. Non credo che l'organizzazione non sappia l'inglese.
I
bagarini vendevano biglietti da 35 a 45 euro. I bagarini erano sistemati
molto prima dell'ingresso, e c'era uno sbarramento che poteva anche far
presumere che non ci fossero botteghini, tanto che c'è stata gente che ha
comprato dai bagarini e poi ha visto biglietti disponibili alla
biglietteria.
Tirate da soli le conclusioni.
di: Ale |