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                Dopo 
                  aver visto questo secondo lavoro di Infascelli, un po' più 
                  convincente del debutto "Almost blue", rimango dell'opinione 
                  che il ragazzo abbia potenzialità che stenta a incanalare 
                  nella giusta maniera. 
                  Travestito da thriller, la caccia a un presunto serial killer 
                  (che si rivela solo uno squilibrato in cerca di soddisfazione 
                  egocentrica, realizzando davanti ad un pubblico la prova della 
                  sua abilità come mago) da parte di una squinternata squadra 
                  di poliziotti, alle prese con i problemi della vita di tutti 
                  i giorni, è una denuncia forte alla deriva televisiva 
                  italiana, fantasticando su dove potremo arrivare. 
                  Infascelli da bella mostra di tecniche di ripresa, dirige piuttosto 
                  bene gli attori (senza picchi, ma, visto che in alcuni momenti 
                  ricorda Argento, senza neppure dirigere male come lui negli 
                  ultimi dieci anni), mette sul piatto un ventaglio forse troppo 
                  ampio di personaggi (alcuni irrisolti), sembra non affondare 
                  né dalla parte della denuncia (anche se il finale rende 
                  tutto un po' più agghiacciante), né sulla parte 
                  thriller.  
                   
                  Le musiche di Morgan risultano un po' troppo "classiche". 
                  Riprovare. 
                   
                   di: Ale 
                
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