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Luca,
attore all'apice della carriera, durante le riprese di un film
importante e mentre sta pianificando il suo debutto da regista,
inizia a tossire sangue, si ricovera, fugge dall'ospedale per
infilarsi capricciosamente in una costosissima clinica, inizia
ad avere paura.Inizia la sarabanda degli amici, parenti, conoscenti,
ex moglie, fidanzata attorno al suo letto, mentre a casa la
sua famiglia vive i drammi di tutti i giorni nella puglia odierna.
Il film risulta piacevole, chiassoso, visionario, toccante,
vero; la paura della malattia, i capricci dell'attore, i rapporti
tormentati a bambineschi con la ex moglie e con la fidanzata,
il padre poeta in pensione, la madre che ancora non dimentica
la cugina morta da piccola, la sorella che non esce di casa,
l'assistente innamorato di lui...nonostante lo spaventoso numero
di ruoli minori Rubini riesce a fare un bel film, dirigendo
tutti bene e ritagliandosi una parte al solito particolarmente
interessante, e nonostante si notino influenze di diversa provenienza
riesce a dare al tutto un tocco fortemente personale.
La "risoluzione" della malattia da parte di un primario
"della mutua" contrapposto al primario della clinica
privata ci da anche un briciolo di fiducia.
Un ottimo film italiano.
di:Ale
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