Graditissimo ritorno sulle
scene fiorentine per Ani DiFranco, la folk-singer americana in concerto
martedì 4 dicembre al Tenax,
per una serata all’insegna del rock d’autore. Folksinger
dall’attitudine punk, role model per migliaia di ragazze, titolare di
una label discografica, cover girl per i magazine d’oltreoceano,
la popolarità di Ani DiFranco è cresciuta a dismisura, fino a
rendere stretto il vestito di artista indie che l’artista si è
cucita addosso. Sul palco del Tenax proporrà il suo nuovo doppio album
Revelling/Reckoning, oltre ai successi del recente passato.
In pochi anni di carriera, Ani DiFranco è diventata una sorta di
“caso” commerciale e culturale nel campo della canzone d’autore
americana. Nata nel 1970 a Buffalo, nello stato di New York, dove e’
tuttora fissato il suo quartier generale, Ani DiFranco fin da ragazzina
manifesta un grande interesse per la musica e appena ventenne debutta
con un album a suo nome, prodotto da un’etichetta che lei stessa ha
fondato, per garantirsi la massima autonomia artistica. Il disco e’
tutto centrato su proprie composizioni, scelte tra le cento e passa
canzoni che Ani aveva scritto nell’adolescenza trascorsa nella
fattoria dei genitori. Ani DiFranco si segnala per il suo piglio
originalità, per la forza e la radicalità dei suoi testi, che la
vedono particolarmente vicina al circuito femminista e al movimento di
liberazione delle donne. Con il tempo Ani elabora e articola il suo
linguaggio espressivo e, se all’inizio mi presenta nei club e nei
college accompagnandosi soltanto con la chitarra, dopo l’uscita dei
primi dischi si uniscono valenti musicisti come la bassista Sara Lee e
il percussionista Andy Stochansky. Anche gli spazi in cui esibirsi si
ampliano, per ingaggi in teatri di media-grande capienza.
Nonostante la sua popolarità si amplifichi e il successo le arrida
anche sul mercato, Ani conserva tecnicamente la sua struttura
produttiva, occupandosi personalmente dei vari passaggi, dal
merchandising alle copertine dei dischi, dalla realizzazione dei video
alla gestione della tournée: tutto fa capo agli uffici della Righteous
Babe Record, etichetta con sede a Buffalo.
Soprattutto nei concerti dal vivo si riesce i catturare la grinta e la
carica emotiva dell’artista e a suggello delle performance offerte sul
palcoscenico, ecco nel 1997 un doppio album, “Living in a clip”,
improntato alla linearità e a una sanguigna comunicativa: una formula
che ha suggerito ad alcuni critici la definizione di «fo]k-punk”.
Capace di alternare spigoli e durezze alla semplice melodia, la rabbia
urbana alla poesia delle sue radici, Ani DiFranco e’ un personaggio di
punta per la nuova generazione di quella canzone di protesta che
nella storia degli Stati Uniti vanta un passato autorevolissimo, da
Woody Guthrie a Bob Dylan, che in segno dì stima l’ha chiamata come
supporter nel suo tour americano del 1997.
Nel febbraio ‘98 esce “Little Plastic Castle”’ e, subito dopo,
Ani e’ in Italia per una serie di live per MTV e TMC2 che
ottengono uno straordinario successo di critica e pubblico.
Sempre in prima linea nell’impegno sociale, Ani DiFranco partecipa in
estate al concerto contro la pena di morte a fianco dei Pearl Jam
e di Tom Waìts.
Il ‘99 e’ un anno particolarmente intenso per Ani DiFranco. A
gennaio pubblica il nuovo album “Up up up up up up”, poi collabora
con Utah Philips per “Fellow Workers” (giugno’99) e a novembre ha
già pronto un altro, strepitoso, album: ‘To the Teeth” che vede la
presenza di Prince in uno dei brani. Subito prende il via un tour
europeo che tocca anche l’Italia a fine novembre con 2 concerti
esauritissimi a Genova e a Torino.
A maggio 2000, Righteous Babe Records, l’etichetta discografica di Ani
DiFranco pubblica l’album tributo a Woody Guthrie “Til we
outnumber ‘em”, contenente la registrazione di un concerto
tenutosi alla Severance Hall di Cleveland nel settembre ’96.
Prestigiosi i nomi che vi compaiono: Bruce Springsteen, Billy Bragg,
Arlo Guthrie, Country Joe Mc Donald, Indigo Girls, Rambling Jack Elliott,
Tim Robbins, oltre alla stessa DiFranco.
A luglio viene pubblicato l’Ep “Swing Set” con quattro brani
inediti oltre al brano “Swing” in versione radio e album (da “To
the teeth”). Inediti sono le rivisitazioni di tre brani di cantautori
amatissimi da Ani: “Hurricane” di Bob Dylan, “When I’m gone”
di Phil Ochs e “Do Re Mi” di Woody Guthrie, registrata con Gillina
Welch (Almo Sounds), oltre a una nuova verisone di “To The Teeth”.
E poiché Ani DiFranco predilige il contatto diretto con il pubblico,
e’ nuovamente in tour nell’estate 2000: in Italia tiene cinque
grandiosi concerti, toccando per la prima volta anche il Sud del Paese
(a Milano suona anche alla prestigiosa rassegna musicale Festival di
Villa Arconati, a Salerno nella bellissima cornice dell’Arena del
Mare).
Nel gennaio e febbraio 2001 è nuovamente in Europa per una lunga serie
di concerti. Ani appare anche in Tv al Roxy Bar di Red Ronnie.
Il 10 aprile 2001 viene pubblicato il nuovo album “Revelling Reckoning”,
un doppio cd con 28 brani inediti e, dal 30 novembre 2001, S4
distribuisce sul mercato italiano 3 album degli esordi “Imperfectly”,
“Like I said” “Out of range”, rendendo così reperibile anche
nel nostro Paese l’intera discografia della songwriter americana.
DISCOGRAFIA
Ani DiFranco 1990
Notsosoft 1991
Imperfectly 1992
Puddle Dive 1993
Like I Said (songs 1990-91) 1993
Out of range 1994
Not a pretty girl 1995
More joy, less shame 1996
Dilate 1996
Living in a Clip 1997
Little Plastic Castle 1998
Up up up up up up 1999
To the teeth 1999
Swing Set (Extended Play) 2000
Revelling Reckoning 2001
Con Utah Phillips
The Past Didn’t go Anywhete 1996
Fellow Workers 1999
“REVELLING - RECKONING”
(data di pubblicazione 10 Aprile 2001 - Righteous Babe Records
Records/S4)
Il 10 Aprile, in contemporanea internazionale, esce “Revelling
Reckoning”, il nuovo doppio album di Ani DiFranco, talentuosa
trentenne di Buffalo, definita da Prince “la più espressiva chitarra
acustica che io abbia mai ascoltato”.
Prodotto dalla Righteous Babe Records, etichetta indipendente fondata
dalla stessa Ani nel 1994, l’album che conterrà 29 brani inediti per
due ore di musica, è distribuito in Italia da S4.
Giunta al suo tredicesimo album, in “Revelling Reckoning”, la
giovane folksinger propone, attraverso due dischi gemelli, quasi due
modi diversi, ma complementari, di intendere la musica.
L’anima gioiosa si traduce in canzoni di gusto folk, funk, jazz,
contenute in “Revelling” (letteralmente La Notte della Baldoria);
pezzi dal sapore più introspettivo e poetico prendono corpo in
“Reckoning’ (letteralmente Resa dei Conti).
Qualcuno dei 29 brani (tra i quali ‘Subdivision’e ‘Garden of
Simple’) fanno parte dei repertorio live che Ani ha proposto
nell’ultimo anno, per il resto si tratta di cose assolutamente inedite
come gli strumentali di atmosfera, i messaggi quasi parlati, i
testi delle canzoni esprimono il punto di vista dell’artista su
argomenti d’attualità, quali i conflitti razziali, il difficile
rapporto con la famiglia, la polemica con le grandi multinazionali
americane.
Metà delle canzoni di ciascun disco sono interpretate dalla sola Anim
l’altra metà vede il contributo di musicisti che l’accompagnano in
concerto: Julie Wolf alle tastiere, Jason Mercer al basso, Døren Hahn
alla batteria, Kans Teuber al sax alto, Shane Endsley alta tromba.
L’album vanta la partecipazione di artisti del calibro del
sassofonista Maceo Parker (What How When Where’), dei trombettista .Jon
Hassel (‘Revelling’), di Loyd Maines (‘Sick of me’) alla pedal
steel.
“Revelling Reckoning” già proposto in un’elegante confezione
divisa per tema “Revelling” (Baldoria) e Reckoning (Resa dei Conti),
con due libretti contenenti testi e fotografie nella versione italiana
curata dalla S4, è ulteriormente arricchito da una presentazione dl Ani
DiFranco e della Righteous Babe Record , nonché dalla traduzione delle
canzoni, elemento fondamentale per comprendere appieno l’universo di
un’artista che ha dichiarato: “se morissi domani vorrei che sulla
mia tomba ci fosse scritto: Ani DiFranco: songwriter, music maker,
storyteller, freak”.