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                Forse 
                  sarà l'eleganza della ricostruzione storica, dei costumi; 
                  forse sarà l'innegabile bellezza dei protagonisti; forse 
                  sarà l'eleganza stilistica delle riprese, la maestria 
                  con la quale il grottesco viene diretto facendoci sorridere 
                  mai in maniera volgare.  
                  Il fatto è che questo film leggero, divertente, apparentemente 
                  con poco senso, affascina in una maniera impensabile all'inizio. 
                  Nella Cina degli imperatori, l'erede al trono e sua sorella 
                  si ribellano alla vita di palazzo; cercano in tutti i modi di 
                  uscire e vivere delle avventure. 
                   
                  Ci riesce per prima la sorella, che però una volta fuori 
                  viene scambiata per un uomo. 
                  Di lei si invaghisce una ragazza che spesso viene scambiata 
                  per un uomo. Si crea una spirale di situazioni divertenti, personaggi 
                  minori che danno vita a combattimenti di arti marziali affrontati 
                  con straordinaria ironia, storie d'amore si intrecciano e gag 
                  spassose si alternano a momenti di poesia narrativa e visiva. 
                  Anche l'uso reiterato delle voci off per i pensieri dei vari 
                  protagonisti risulta funzionale. 
                  Si esce dal cinema leggeri come piume e soddisfatti per essersi 
                  divertiti con gusto.  
                
                  di: 
                    Ale  |