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Tre
episodi sul tema dell'erotismo, girati dai registi su invito di
Antonioni, invito partito oltre quattro anni fa; doveva esserci
anche Almodovar, poi "sostituito" da Soderbergh. Belle le
"giunzioni" con disegni di Lorenzo Mattotti e la canzone
"Michelangelo Antonioni" di Caetano Veloso.
IL FILO PERICOLOSO DELLE COSE - di Michelangelo Antonioni
Oggi, una coppia giovane, ricca e annoiata sta perdendo
l'attrazione reciproca; tra la noia, i litigi e i viaggi, ci
scappa un tradimento, forse due. Un mini-film inguardabile,
doppiaggio vomitevole, attori imbalsamati, sceneggiatura (di
Tonino Guerra, ormai entrato nell'immaginario collettivo come
"l'ottimista") inesistente. Non diciamo di peggio perché il
regista ha un nome, ma vengono dei dubbi forti sulla sua
credibilità.L'eros? Si vedono due donne nude e si evince che una
ha il seno rifatto.Tutto qui.
EQUILIBRIUM - di Steven Soderbergh
1955, un pubblicitario è ossessionato da un sogno ricorrente, e
cerca di capirci qualcosa insieme al suo psicologo, che a sua
volta è distratto da qualcosa fuori dalla finestra del suo
ufficio. Divertente, grande stile, Robert Downey Jr. e Alan
Arkin (protagonisti) spettacolari. L'eros? Si suppone ci sia, ma
più che altro ci si diverte.
LA MANO - di Wong Kar Wai
1963, un giovane apprendista sarto è incaricato di prendere le
misure per i vestiti di una bella prostituta di classe; la prima
donna che tocca e che lo tocca, anche se solo con una mano, lo
incateneranno negli anni senza via di scampo. Gong Li è
bellissima, Chang Chen è credibile, la fotografia è cupa, la
storia avvincente. L'eros? Si tocca, si respira, diventa poesia.
Nettamente il miglior episodio, che ci riconcilia col regista
dopo la mezza delusione di 2046.
di:
Ale
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