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   Ritorno a Cold Mountain - 
    di Anthony Minghella - 04

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Sarò breve : non un film memorabile.
Minghella riesce a fare un po' meglio de "Il paziente Inglese" (non che ci volesse molto...), e in effetti, aiutato dai panorami mozzafiato della Romania (dov'è girato il film) e dalla fotografia, risulta migliorato nella tecnica (buonissimo l'uso della macchina nelle iniziali scene d'azione...forse sarebbe meglio girasse film di guerra).
Per il resto, un polpettone strappalacrime (ci riesce, ma non in quantità industriale), se lasciamo da parte le allegorie con l'Odissea e il paio di "visioni" iniziali (l'assedio di St.Petersburg e il fungo dell'esplosione di Seconda Guerra Mondial-memoria), sviluppato su una storia d'amore classica d'altri tempi (un solo bacio e amore eterno).
Si, potremmo leggerci della forza dell'amore, che ci salverà tutti....potremmo....ma la pomposità di Minghella fa si che la cosa ci tocchi fino ad un certo punto.
Dimenticata del tutto la ragione della guerra di Secessione, rimangono gli interpreti, bravo Law, standard la Kidman (abbiamo capito che è bella...ma perchè nella scena dell'incontro tra i due Law si vede che è provato e lei, che si è dovuta adeguare a fare la contadina e a soffrire la fame, pare uscita dall'istituto di bellezza?), troppo sopra le righe la Zellweger a mio parere.
Piccoli ruoli per Natalie Portman e Jack White dei White Stripes.
Si può evitare.

di: Ale

 

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