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Affrontare
il libro che è stato il caso letterario italiano dello
scorso anno, non è cosa facile; si rischia di partire
prevenuti, in un senso o nell'altro.
Per chi ancora non lo sapesse, è il diario di circa due
anni di vita, dai 15 ai 17, di un'adolescente catanese che cerca
l'amore ma trova solo il sesso, e ne trova tanto, essendo carina
e, come dire, molto disponibile.
Dal punto di vista prettamente letterario, il libro è
scorrevole, anche se lo favorisce il fatto di essere molto breve,
ma la prosa è poco pungente, decisamente piatta, nonostante
l'argomento. I maestri del genere sono altri.
La struttura lascia a desiderare, visto che inanella un po'
tutti i tipi di sesso, ma in maniera piuttosto schematica, come
se ci fosse sotto qualcosa, una specie di progetto per abbracciare
tutti i "campi"; è questa la cosa che insospettisce
maggiormente.
Il linguaggio è a tratti troppo poco adolescenziale,
mentre a tratti è bambinesco, e la cosa stride.
Decisamente un libriccino che non rimarrà nella storia.
di:
Ale
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