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Corey Harris,
filmato da Martin Scorsese, compie un viaggio alle radici della musica
nera per la seconda parte del progetto "The Blues" (7 film, il
primo dei quali "l'anima di un uomo" di Wim Wenders già uscito,
gli altri saranno diretti da Charles Burnett, Clint Eastwood, Mike Figgis,
Marc Levin e Richard Pearce; Scorsese è il produttore esecutivo
dell'intero progetto).
Molto bello il "tour" del Delta del
Mississipi, con testimonianze di vecchie glorie e performance
estemporanee, il senso di prosecuzione, l'attenzione a preservare le
tradizioni musicali.
L'ultima parte in Africa, in Mali, è tanto
avvincente dal punto di vista umano e visivo (affascinante quando
sottolinea l'importanza della musica per l'uomo, quanto la musica sia
cultura), quanto inappropriata quando si ascoltano le teorie di Ali Farka
Touré (oltre che non tenere conto dell'autonomo sviluppo del blues negli
USA, puzzano un po' di razzismo "alla rovescia"); globalmente il
"viaggio" del film fa risaltare un interessante (quanto ovvio)
legame tra musica africana e blues americano, e riporta alla luce diversi
grandi personaggi della storia del blues.
Un po' più documentario
rispetto al film di Wenders, questo film è consigliato ai soli
appassionati di musica.
di: Ale |