cine |
1976,
Buenos Aires; Videla sale al potere con un golpe, partono gli
arresti di quelli che diventeranno i desaparecidos.
Una famiglia medio-borghese, della quale non conosceremo mai
i nomi, si nasconde per non incappare nei rastrellamenti, per
conservare più a lungo possibile l'unità familiare
(padre, madre e due figli piccoli).
Il film rimane sobrio, anche troppo, questo è il suo
difetto principale, per l'intera durata; il dramma rimane sullo
sfondo, e fino all'epilogo, a parte piccoli momenti di sincera
commozione, si apprezza soprattutto la fotografia, e viene voglia
di fare un viaggio in Argentina.
Ma il finale, che non sveleremo, rende giustizia all'opera e,
dopo l'incertezza sul giudizio definitivo, fa pendere la bilancia
a favore del film.
Tutti sufficienti gli attori, ma la Roth e soprattutto Darín
possono dare di più alle prese con copioni diversi.
di:
Ale
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