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Un gran bel
film davvero, l'ennesimo tratto da un libro di John Grisham.
Un broker rimane ucciso in una sparatoria; la moglie fa causa alla casa
produttrice dell'arma che ha sparato.
Le ragioni dell'accusa sono portate avanti da un avvocato idealista (Hoffman),
mentre la difesa, spalleggiata dalla lobby delle armi, si affida, più che
agli avvocati, ad un "esperto in giurie" (Hackman).
Temi d'attualità molteplici (la diffusione delle armi da fuoco, la
potenza delle lobbies, la corruttibilità e l'influenzabilità delle
giurie popolari), montaggio serrato, dialoghi di ottimo livello, attori
strepitosi, anche nei ruoli minori (e guardate, che ce ne sono davvero
tanti!), sceneggiatura lineare (e non troppo complicata, per essere un
legal-thriller, cosa a mio parere molto positiva); se vogliamo trovare un
difetto a tutti i costi, poco sfruttato il fascino decadente di New
Orleans, città dove si svolge il processo.
Lezione di cinema e recitazione.
di: Ale |