Per chi, 12 anni
fa, rimase folgorato dal suo debutto "Dio
di illusioni", è bene dire subito che questo secondo
romanzo non ha la stessa devastante carica emozionale.
Nonostante la "monumentalità" (quasi 700 pagine) dell'opera,
e questa introduzione, il libro è decisamente valido, e lascia un segno
nel lettore.
Storia contemporanea, ambientazione una piccola cittadina in uno stato
del sud degli USA.
La morte del figlio maggiore (9 anni), che rimarrà misteriosa,
condiziona per sempre la vita della famiglia Dufresnes.
L'azione si sposta circa 10 anni più avanti quasi subito, e la
protagonista diventa la figlia minore Harriet, 12 anni, una ragazzina
ribelle ma profondamente sensibile, assetata di verità e conoscenza,
incredibilmente assennata.
La protagonista ci guida inconsapevolmente alla conoscenza di un
campionario quasi sterminato di personaggi, la nonna, le zie, il padre,
la sorella, la madre, la famiglia Ratliff, alcuni amici e diversi
personaggi minori ma funzionali alla storia, tutti descritti e
caratterizzati in maniera mirabile; la narrazione si insinua
inesorabile, e il lungo capitolo conclusivo segna una fantastica
esplosione di sentimenti e d'azione, dritto ad un finale che,
improvvisamente, ci ricorda che non era un thriller, bensì,
semplicemente, la vita.Ale
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