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Pupi Avati
"riprende" la partita a poker di 17 anni fa in "Regalo
di Natale",
con gli stessi attori 17 anni dopo; alcune vite sono cambiate in meglio
altre in peggio.
Il vizio del gioco è rimasto.
Il film è godibile, ma comunica un senso di incompiutezza, sospeso a metà
tra commedia all'italiana e film "passionali" sul gioco delle
carte.
Cavina e Haber nella media, Delle Piane sottotono, Abatantuono fa, come al
solito, se stesso.
Si può anche perdere (al tavolo da gioco, ma anche il film stesso).
di: Ale |