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Peter Parker, alle prese con il suo dilemma (dichiararsi o no
all'amata Mary Jane Watson), i sensi di colpa sulla morte dello
zio Ben, le ristrettezze economiche sue e di zia May, i voti
universitari che si abbassano, i lavoretti che gli sfuggono
di mano causa la sua inaffidabilità, l'amico Harry che
odia il suo alter-ego, il padrone di casa che lo insegue per
l'affitto, la figlia che è innamorata di lui, il direttore
del Bugle che lo schiavizza. Ciliegine sulla torta, MJ decide
di sposarsi col figlio del direttore del Bugle e l'ammirato
dottor Octavius si trasforma in un antagonista spietato.
Tutto questo giova al risultato,
oserei dire finalmente. Anche se non siamo ai livelli del Batman
di Burton, finalmente una storia, delle problematiche plausibili
(sempre che si possa parlare di plausibilità con dei
supereroi) e non solo un film d'azione.
Anche se bisogna dire che l'azione
c'è, e a parte i fotogrammi un po' "goffi"
e troppo computerizzati nei movimenti dell'uomo ragno (ma fanno
di tutto per rispettare l'effetto che fa sul fumetto), gli effetti
speciali e Raimi creano delle scene al limite del capolavoro
(d'azione, appunto; la scena della metropolitana su tutte).
Alcuni particolari distribuiti
lungo il film (la commedia, gli specchi) gli danno un po' di
spessore superiore alla media.
Leggero ma tutto sommato positivo.
di: Ale
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