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Cina
contemporanea; un padre, che ha cresciuto il figlio da solo,
incoraggia col Massimo del sacrificio la vocazione del figlio
tredicenne, il violino. Si trasferiscono dalla provincia di
Shangai a Pechino, cercando un maestro e la fama.
La trama è curiosa, buffa e toccante al tempo stesso,
come solo le storie e l’approccio orientale possono essere.
Nonostante l’eccessiva melodrammaticità di alcuni momenti,
si riescono ad apprezzare alcune “lezioni di vita” dal rapporto
padre-figlio, e il contrasto mozzafiato tra la provincia e l’ormai
super-occidentalizzata Pechino.
di:
Ale
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