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BluCammello & Ass.Frammenti______
Recensione Compilation_____
::  INSIDEOUT  :: Blucammello - Associazione Frammenti 2002

 di Bicce      ::  leggi le note del progetto INSIDEOUT

Molte volte mi capita occasione di ascoltare delle compilations, e devo dire che come forma di agglomerazione tra diverse varietà di suono, è una delle strade più consone e meno difficilmente percorribili, dal punto di vista della realizzazione. 
C’è ovviamente il rischio di assemblare realtà poco intersecanti tra di loro, di creare un contesto traballante. Detto questo, come premessa, posso affermare che l’ ostacolo di cui sopra vi facevo cenno, è stato superato abbastanza in scioltezza dalla Blu Cammello etichetta che in co–produzione con l’ Associazione Culturale Frammenti, ha costruito in modo lineare e seguendo i canoni che una produzione comporta, questa compilation “ INSIDEOUT “.

     In toto 13 tracce che ripercorrono nel loro viaggio, varie etnie sonore, in cui è lecito rivivere emozioni di un passato, che in alcuni tratti, non è per niente recente. 
Buone prove da parte di tutti i musicisti, che hanno realizzato questo lavoro, maturità è la parola che rispecchia alla lettera il disco, ed in ognuno di loro, chi in maniera più accentuata, chi in tono minore, si coglie una spiccata attitudine al mezzo. 
Ozric Tentacles, King Crimson, Russell, ecc… queste alcune delle influenze colte qua e là all' ascolto, il TRIO FORMICA si merita la palma di miglior performance, senza togliere niente assolutamente agli altri, all' interno della compilation. 
Vecchie sonorità, accostate ad un tocco di originalità sono l' anima di " INSIDEOUT ".

 
Da sottolineare anche  le prove di un certo spessore di CINQUE IPOTESI PER IRMA e CARNEIGRA, sperando presto di sentire qualcosa di loro.

01. DESING- Una giusta rivincita nei confronti dell’ovvio
02. ANTONIO CASTIELLO- 39emmezzo
03. TILAK- Le mirage
04. TRIO FORMICA- Storia d’amore in Polonia
05. CARNEIGRA- Ape per amore
06. CINQUE IPOTESI PER IRMA- Livorno
07. SANDRO SAINATI- Pesce solubile
08. TRIO FORMICA- Ferry boat
09. RAPPELLI & SAINATI- Spettrogramma
10. ANTONIO CASTIELLO- Rosso piccolo
11. TRIO FORMICA- Formica balcanica
12. ELECTROLOOPSETTING- Outsider
13. MARCO LENZI- Besso e Nerina

 :: Note sul progetto ::

  "INSIDEOUT” racconta l’esperienza delle Serate Illuminate”, festa estiva con performance artistiche nel parco del Centro Residenziale Franco Basaglia di Livorno, negli anni 1998-2002, con il linguaggio delle fotografie e della musica. 
Il “Basaglia” è nato nel 1994 per ospitare cittadini livornesi ricoverati nel Manicomio di Volterra, negli anni successivi ha risposto ai bisogni di altri cittadini con lunghe storie di sofferenza e di dolore che lì hanno trovato uno spazio, un tempo, un pensiero che lì ha “contenuti” e che tuttora per-mette loro una vita dignitosa e serena. 
Nel Basaglia si intrecciano le 5 case dei 22 pazienti e le aule dove studiano e si incontrano, variamente distribuiti, educatori, studenti, infermieri, medici volontari ... italiani e stranieri: una “casa” dove i pensieri girano, si incontrano e che offre alloggio e diritto di cittadinanza anche ai pensieri primitivi, cercando di renderli più consapevoli e vivibili. Serate Illuminate è nata dalla sinergia di tutti i soggetti che nel corso dell’anno attraversano gli spazi e riempiono il tempo del Basaglia. In particolare è rivolta alle fasce giovanili composte da coetanei dei tirocinanti e studenti che con noi condividono la quotidianità e che spesso non trovano spazi di espressione nella città. Rendere attraversabile e, quindi, trasparente lo spazio dove vivono pazienti gravi e gravissimi vuol dire combattere la cronicizzazione e l’emarginazione proponendo il protagonismo degli ultimi, di quelli che “non hanno le parole”.Trovare una “casa” per i pensieri, dice il personaggio del Matto nel Re Lear di Shakespeare, è la cosa più importante e difficile. Quotidianamente nel nostro lavoro mettiamo insieme frammenti di oggetti, di pensieri, di colori, di esperienze altrimenti opachi e non utilizzabili, come fa, appunto il poeta con le parole e come ha fatto quell’anonimo sarto/a che, mettendo insieme con pazienza e con amore anonimi pezzi di stoffa apparentemente senza valore, ha magicamente dato vita alla maschera-persona di Arlecchino. L’arte e la terapia possono essere una faccenda scomoda, perturbante anche per i possibili fruitori. Nella Repubblica, Platone sottolinea che l’arte e gli artisti suscitano un sacro timore, sono considerati un pericolo per l’ordine e sono sottoposti ad una strana censura, ad un rito che sembra volerne esorcizzare la potenza destabilizzante: “.... Se un tale uomo viene da noi per mostrarci la sua arte ci metteremo in ginocchio da lui, come davanti ad un essere raro. L’ungeremo con la mirra, gli porremo un serto di lana sulla testa e lo manderemo via, in un’altra città.” Un dialogo più stretto tra creatività artistica e medicina può essere una faccenda scomoda per tutti perché rompe il monopolio di un linguaggio clinico tradizionale e delle sue paralizzanti certezze. Il prodotto estetico ha il potere di proporre nessi imprevisti e può far riflettere, anche dolorosamente, sui profili dell’identità professionale, e delle vicissitudini fisiche e psichiche dei diversi attori sociali che animano il teatro della cura.Il parco del Basaglia è abitato da decine di installazioni artistiche più o meno effimere, più o meno immobili, perché manipolate dalle intemperie che ossidano le strutture ed alterano i colori, e dai pazienti che con loro interagiscono. Anche i grandi corridoi interni cominciano ad essere contaminati da presenze di cose belle ed attraenti, pensate per suscitare interesse. Si lavora nelle case, nel parco, nell’orto .... Si studia nelle aule .... Si riflette nei gruppi di operatori e pazienti .... Si fa sport, musica, pittura .... In un fluire quotidiano si sperimenta il cambiamento nelle cose ed in se stessi, negli altri, nasce la speranza e l’idea del futuro. Non conosciamo altre parole per descrivere il significato profondo della chiusura dei manicomi voluta dalla legge 180. Visitatori stranieri e studiosi che per periodi più o meno lunghi sono stati nostri “compagni di viaggio” ci hanno restituito l’immagine di un “Popolo del Basaglia”, un popolo fatto da pazienti, operatori, familiari, volontari studenti, artisti ..., un popolo che ha valori, credenze e culture condivise e riesce a far vivere e crescere una esperienza complessa e “magica” inspiegabile solo con la razionalità organizzativa; un popolo che comunica l’emozione di questa esperienza, emozione che attiva desiderio di vivere che è il senso, vero, di questo lavoro.Quando abbiamo sognato, la prima volta, Serate Illuminate, abbiamo visto un museo all’aperto di arte marginale nel parco del Basaglia, inserito negli itinerari artistici e turistici della città; abbiamo sognato che la vecchia lavanderia, abbandonata nel parco, restaurata, diventasse il “Box Office” del museo per esporre le opere più preziose e delicate; abbiamo sognato scambi con artisti stranieri, scambi e comunicazioni nuove, opportunità per i nostri pazienti, ma anche e soprattutto per la città. L’Azienda USL ha sostenuto ed accompagnato la nostra esperienza con grande sollecitudine e partecipazione e per questo ringraziamo i suoi dirigenti, ma anche vorremmo ringraziare gli operai, gli elettricisti, i cuochi, le sarte .... che ci hanno aiutato nei mille problemi urgentissimi che man mano ci si sono presentati. La città ha risposto con le centinaia di persone, ogni anno più numerose, affollando i nostri luoghi fino a notte fonda. 

Grazie Ivana Bianco

 

contatti: BLU CAMMELLO  :: ASSOCIAZIONE FRAMMENTI ::

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