Crosspatch_________
Recensione Cd_____
::  CROSSPATCH  :: 2003

 di Bicce     

spazio copertina

La musica, il suono, il verbo melodico sono forme veramente particolari. Non hanno dei riferimenti scolpiti, delle coordinate ben precise da seguire, una strada su cui incamminarsi ecc…Ma bensì prendono vita in qualsiasi contesto, a patto solamente che qualche individuo gli dia l’ input necessario, per nascere e poi di conseguenza sopravvivere. 
Le migliori soluzioni di solito crescono, dove già vi è una certa esperienza, dove già vi sono stati discreti riscontri di consensi e di paragoni, dove ovvero la musica, tracima a fiotti da ogni dove.

     Questi luoghi sono le città metropolitane, dove esistono molti modi per far crescere, e nel verso più giusto, la propria creatura musicale, anche supportati da enormi mezzi ( studi professionali, locali eccc… ) . 
Da un po’ di tempo a questa parte, questa “ regola “ sta cambiando.
Uno degli esempi lampanti sono questi 5 ragazzi toscani, provenienti da Venturina. CROSSPATCH il loro nome, da cui prende il nome anche il loro lavoro, pieno zeppo di energia, e di enormi spunti crossover. 
Il disco si articola su 4 tracce , 4 periodi di vena korneliana, ma che non disprezzano, assolutamente altri combi, che tanto hanno dato al genere (TAPROOT, PAPA ROACH ecc… ) Migliore song sicuramente la bella “ Niente di più “ dove si riscontra l’ ottima scelta del binomio linguistico, che funge da cornice al brano.
Riff potente, che poco lascia di scontato ed anzi va dritto alla meta. 
Complimenti.

Una più che buona incisione, venuta fuori in quel di Piombino, nel WOODSTOCK STUDIO, da una vecchia conoscenza dell’ ambiente musicale italiano, Paolo “ nipa “ Ninci batterista dei DARK QUARTERER storica band nostrana. 
Le carte ci sono tutte, ed ora sta ai nostri amici CROSSPATCH saperle giocare. 
Un grande in bocca al lupo.

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