Mark Knopfler
Sabato 7 luglio
2001
Lucca, piazza Napoleone, sabato 07 luglio 2001.
Con una puntualità da orologio svizzero, alle 21:30 esatte,
sale sul palco un distinto signore di mezza età, con una maglietta rossa
e una Fender Stratocaster al collo:
comincia così il concerto di Mark Knopfler, ex leader dei Dire Straits,
che da qualche anno ha intrapreso una carriera da solista che continua a
regalargli soddisfazioni.
E non potrebbe essere altrimenti, perché il virtuosismo e la
maestria con cui è in grado di maneggiare la sua chitarra sono sempre gli
stessi.
In scaletta si alternano brani vecchi e nuovi, tratti dal suo
lavoro più recente, "Sailing to Philadelphia".
Si parte però con "Calling Elvis", omaggio al re
del rock'n roll, che apriva l'ultimo album targato Dire Straits giusto
dieci anni fa, per passare ad un'insolita Walk of Life,
riarrangiata in uno stile più country con un duetto tra chitarra e
fisarmonica (!).
Il risultato è quanto meno sorprendente. Si scaldano gli animi con
"Romeo and Juliet", per poi continuare con una sequenza
di canzoni dell'ultimo disco, da "What it is" a "Junkie
Doll" a "Who's your Baby now".
Divertente il momento in cui, sentendo cantare Alè oò Alè oò
dal pubblico durante una pausa fra una canzone e l'altra, Mark ha subito
ripreso in mano la chitarra per accompagnare il coro, seguito a ruota da
basso, batteria e fisarmonica per una piacevole improvvisazione.
Non sono mancati pezzi storici come "Sultans of
Swing" (e qui personalmente ho sentito la mancanza del
controcanto col sax, esecuzione tipica degli ultimi tempi dei Dire Straits
che mandava letteralmente in estasi l'auditorio… ma stavolta il sax è
rimasto a casa; pazienza), "Telegraph Road", "Brothers
in Arms", "Money for Nothing", per chiudere in
bellezza con la struggente melodia di "Local Hero".
Peccato per la mancanza in scaletta di brani da "Golden Heart",
suo precedente lavoro da solista; ma già così il concerto è durato due
ore e un quarto.
Ottimi i sei musicisti che hanno accompagnato Knopfler sul
palco, ottima l'acustica, ottimi di sicuro gli affari che ha fatto il
bar-pizzeria sull'altro lato della piazza; come direbbe un mio amico,
"bravi tutti, anche la panchina".
Insomma, una bella serata di musica di qualità, filata via senza
problemi.
Speriamo che Mark torni presto da queste parti (ma non
prestissimo, perché 58mila di biglietto sono una discreta legnata al
portafogli).
Marco Zeus
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Cinema
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