Due date consecutive al metarock
per il revival della vecchia band di Carmen, quando ancora girava
nei locali facendo cover rock blues; assistiamo alla seconda serata,
riflettendo sul fatto che fa piacere assistere o anche solo sapere
che accadono queste cose; un'artista che si 'libera' dal fardello
promozionale (anche se e' comunque tutta pubblicita'), e che tenta
di fare quello che negli altri paesi succede spesso, concerti
sotto mentite spoglie, o qualcosa del genere.
Certo, non e' proprio questo il caso, tutti sapevano che c'era
Carmen, ma gia' il fatto che un sacco di persone abbiano riempito
il locale (diverse centinaia) sapendo che non eseguira' nessuno
dei suoi pezzi, e' una vittoria.
Tra l'altro,
nota personalissima, mi stupisco del fatto di apprezzare una cosa
del genere, essendo di principio contrario alle cover band, sostenendo
che 'rovinano la piazza' a gente che fa musica originale; vero
e' che ormai la Consoli ha raggiunto la notorieta', e non ruba
spazio a nessuno se non a se stessa.
E' vera anche
un'altra, importantissima cosa : se avete avuto modo di vedere
la cantantessa catanese live, saprete che non c'e' nessuna delle
sue pur belle canzoni che esalta la sua voce, potente ed estesa,
come le cover rock blues che spesso propone nel finale dei sui
show, tipo 'Mr.Big' dei Free (presente ovviamente anche stasera);
e, in effetti, la sua voce e' lo spettacolo della serata.
Grande ressa
ai cancelli quindi, e grande caldo all'interno, nonostante i tentativi
di aerare il locale; fans quasi in adorazione, ululati, urli 'Carmen
sei bella' e 'Carmen ti amo' che si sprecano; quasi tutti sanno
benissimo che e' un concerto dove Carmen non eseguira' canzoni
sue, nessuno si lamenta, nessuno rimane stupito.
I quattro musicisti
sono vestiti un po' anni '70 (alla fine Carmen spieghera' che
hanno passato del tempo a cercare questo tipo di abbigliamento
appositamente), e sinceramente fanno sorridere (forse è quello
che volevano), ma sono bravi; Santi Pulvirenti, chitarrista storico
di Carmen, li guida, e nel finale presenta uno dei bis divertendosi
ma anche commuovendosi un po', raccontando degli esordi con le
cover e con 'Calimero', la piccola Carmen con la voce da Janis
Joplin.
Divertimento,
ecco il filo conduttore della serata; quasi due ore di divertimento
e di bella musica, 'Move over', 'Piece of my heart' e altre della
Joplin, 'White rabbit' degli Airplane, introdotta e spiegata da
Carmen, 'Manic depression' di Jimi, 'Proud Mary', nel primo dei
tre bis, dei Creedence, e i Free che spadroneggiano con 'Mr.Big',
'Fire and water' nel secondo bis e 'On my way' nel terzo; chiude
'Jumpin' Jack flash” degli Stones, ma ho tralasciato un sacco
di classici.
Se si puo' muovere
una critica, c'e' da dire che i pezzi sono stati presentati con
le stesse sonorità dei tempi, mancando un po’ di spinta soprattutto
nelle chitarre, cosa che a mio parere avrebbe giovato alla causa
(la potenza della voce di Carmen fa sparire tutto al confronto);
ma probabilmente, e' tutto voluto, un po’ come il boa di piume
che all’inizio indossa Carmen, insieme ai famosi occhiali di Janis
Joplin regalatele da un’amica. |