New Age quasi pieno per Lanegan e la sua
band. Verso le 22,30 arriva la band di supporto : Nick Oliveri con la
chitarra per un set acustico. Pare abbia fatto anche un disco solista,
che è in vendita al banchetto del merchandise.
Francamente, un set superfluo, canzoni che scivolano via senza lasciare
il segno, neppure le versioni acustiche di quelle dei QOTSA. Verso la
fine della mezz'ora di set, anche Lanegan per un paio di pezzi (su uno
anche il batterista). Passiamo oltre.
Parte la band di Lanegan, e per la prima parte del concerto si punta sui
pezzi più d'atmosfera. Purtroppo, il tecnico del suono impiega 30 minuti
abbondanti per capire da quale microfono venga un fastidioso fruscio
(sembra di ascoltare un vinile : un vero concerto per appassionati
collezionisti), e durante questo periodo Lanegan si innervosisce
parecchio, arrivando a staccare stizzito una spia sul palco
(evidentemente anche il suono lì sopra non era dei migliori).
Rimane l'impressione che l'episodio pregiudichi la prestazione globale.
Lanegan viaggia in tutto il suo repertorio, ormai sterminato, e pur
dando ampio spazio all'ultimo meraviglioso "Bubblegum", arriva a
riproporre anche un pezzo degli Screaming Trees nel finale. Forse per
questo, il concerto risulta più convincente quando Mark e la sua band
spingono un po' di più sull'acceleratore, mettendo in fila pezzi più
tirati.
Certo, la voce è sempre affascinante, ma l'atteggiamento da bel
tenebroso lo fa apparire quasi svogliato (e per 20 euro magari la gente
si aspetterebbe qualcosa di più); onesti i musicisti, brava la vocalist,
anche se ha poco spazio.
Ah, dimenticavo : alla
seconda chitarra c'era, indovinate un po', Nick Oliveri.
Se ci fosse stato Buttiglione, avrebbe pensato ad una liason!!
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